Poeta spagnolo di origine araba. Trovatore popolare, si distinse all'interno del
gruppo di poeti arabo-andalusi del suo tempo, che si rivolgevano esclusivamente
a sovrani, principi e ministri, e che scrivevano versi di un raffinato
barocchismo, adoperando un linguaggio puro e metri rigorosamente arabi.
I. impiegò invece di preferenza la
Zagial (strofa chiusa
con ritornello, poi comunissima nella poesia castigliana) e un linguaggio quasi
vernacolare, con infiltrazioni di termini romanzi. L'opera principale è
il
Canzoniere, in dialetto volgare andaluso, ritratto della coloritissima
vita quotidiana della Cordova post-califfale, in cui Mori, Cristiani, Ebrei
vivevano in un clima di pacifica tolleranza (m. Cordova 1160).